TRASLATE PLEASE ITALIENATO!

lunedì 12 dicembre 2011

Italienato - un telefonino scorrevole

MI aggiravo per le vie limitorfe al centro, quando un'auto davanti a me aveva strada libera eppure viaggiava alla velocità del traffico. Con pazienza, rispetto l'andatura, fino a quando con il mio mezzo a due ruote, ho lo spazio per sorpassare, e che vedo? Il conducente era impegnato in un'allegra conversazione al cellulare. L'istinto in questi casi è più che altro una forma di difesa finale che in quel caso si è tramutata in un feroce pigiare di clacson e che fa il trasgressore nonché pilota dell'auto lenta? Si arrabbia e mentre sfilo per gli affari miei inizia a suonare il clacson in modo nervoso e offeso e si accosta. Roma non è la città per affrontare incontri simili senza rischiare qualcosa, eppure ho voluto sapere chi fosse tanto fuori legge quanto uno che si sentiva nella ragione.
"Ma che suoni, stavi al telefono mentre guidavi, hai torto!", gli grido scoprendo un normalissimo ragazzo, ma con l'aria convinta di trovarsi nel giusto.
"Che c'entra?", mi fa mentre ha ancora il telefono in mano.
"Come che c'entra?!", grido stordito dalla risposta surreale, "é vietato guidare e parlare al cellulare", concludo gorgogliando d'ira.
"Embé", fa lui con aria sorpresa, "però guidavo scorrevole", insiste con un'aria che lo rende credibile.
Roma è una città che le regole non esistono in pieno. E' la capitale d'Italia.
Il pilota col cellulare scorrevole ha vinto. Troppo convinto per me. Lo mando al diavolo e proseguo la mia strada che è la stessa anche per lui, fino a quando a un bivio non ci separiamo. Lui suona il clacson come avevo fatto io quando l'ho disturbato e io non ho nient'altro da fare che andarmene per la mia strada.